Storia, miti e leggende

Frate Illuminato dell'Arce, compagno e seguace di San Francesco

A meno di 20 Km dal lago Piediluco (Umbria del Sud, Terni) si trova Collesatte e la Rocca Accarina, luogo natìo di Frate Illuminato d'Arce, compagno di San Francesco

Su un colle, posto di fronte a Collestatte (Terni, Umbria del Sud), un castello dominava e domina tuttora la Valnerina a pochi chilometri da Piediluco. Si tratta della Rocca Accarina, fondata dal nobile Accarino. Fu la dimora di un signore che, come san Francesco, abbandonò ogni avere per seguire il fraticello di Assisi nelle sue predicazioni. Stiamo parlando di Illuminato dell'Arce nominato in molti scritti che riguardano San Francesco e più volte citato da Bonaventura come uno dei compagni più stretti del predicatore che parlava con gli animali. Dalle fonti sappiamo che è stato uno dei compagni di viaggio in terra santa del "poverello d'Assisi".
I suoi natali appartengono alla valle Suppenga, il colle della Valnerina citato all'inizio e sono stati accertati dai documenti rinvenuti di recente e che hanno messo fine a una diatriba tra Piediluco e Rieti che si contendevano le origine di Frate illuminato.

Frate Illuminato d'Arce secondo quanto è stato ritrovato, entrò nell'"Ordine minoritico" intorno al 1208, in occasione del primo viaggio dell'Apostolo umbro in territorio ternano-sabino, e presto, «divenne diletto discepolo di S. Francesco», secondo quanto riportato dallo storico italiano Jacobilli ne le Vite dei Santi e dei Beati dell'Umbria.

Anche Bonaventura cita il frate umbro nei suoi scritti di cui riportiamo un piccolo passo: «Partì dunque (Francesco), prendendo con sé un compagno, che si chiamava Illuminato ed era davvero illuminato e virtuoso. Appena si furono avviati, incontrarono due pecorelle, il Santo si rallegrò e disse al compagno: "Abbi fiducia nel Signore, fratello, perché si sta realizzando in noi quella parola del Vangelo: Ecco, vi mando come agnelli in meno ai lupi"».

Nel 1219, Illuminato dell'Arce accompagnò San Francesco in una delle peregrinazioni apostoliche più famose, quella tra i saraceni, e il passo appena citato si riferisce proprio a questa esperienza. Il frate e compagno prescelto è una figura conosciuta negli scritti che si rifanno alla vita e alle opere di san Francesco e la sua figura è presente anche nei testi sacri. Questo ci da anche l’idea di quanto i territori umbri fossero stati fortemente influenzati dal passaggio del Santo che ancora oggi rende i piccoli borghi della bassa Umbria una culla di storia e cultura.


Nella foto: veduta del borgo di Collestatte (Terni, Umbria del Sud). Da trekearth.com.

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