Buonacquisto e le miniere di lignite

Piccola frazione immersa nelle bellezze naturali delle colline umbre, Buonacquisto conta appena 71 abitanti e una storia di caduta e rinascita.
È un luogo strettamente legato alla terra nel vero senso della parola e ancora oggi possiamo vedere le tracce di questo legame: le miniere di lignite. L'estrazione del metallo iniziò nel 1918 e fu interrotto nel 1958 quando la miniera venne chiusa. Una miniera sì: la provincia di Terni non è stata sempre e solo acciaio e operaismo di fabbrica, questa area della bassa Umbria ha goduto e sofferto allo stesso tempo della presenza di diverse miniere estrattive tra cui quella di Buonacquisto.

Ogni storia di miniera è una storia di fatica e umiltà perché ad essa sono legati usi e costumi di un popolo dedito al lavoro e al sacrificio.
Un'alternativa veramente originale e poco conosciuta potrebbe essere proprio una gita fuori porta in questa piccola frazione, appartenente al Comune di Arrone, dove ciò che è rimasto di quelle miniera è diventato archeologia industriale e una vera e propria attrattiva turistica.

Il percorso realizzato per raggiungere le miniere è facilmente accessibile, oltre che da Buonacquisto, da Piediluco, attraverso sentieri mappati dal Cai (Club alpino italiano) di Terni. Lungo il sentiero, appositi cartelli danno informazioni sulla lignite e sulla miniera.

Si possono visitare da vicino i punti di estrazione del metallo e il cosiddetto "Castellone", l'alloggio degli operai. Ancora, sono visitabili le cave di calcare, la fornace da calce e il tracciato dell’antica Decouville, la ferrovia che collegava l'area degli scavi con quella dalla quale partiva la lignite. Dopo la visita, anche a Buonacquisto ci si può regalare qualche ora di relax nei pochi locali presenti nella frazione, dove si può provare l'immancabile cucina umbra.

Nella foto: il castello di Buonacquisto (Arrone, Terni, Valnerina, Umbria del Sud). Da iluoghidelsilenzio.it.