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L'arte di costruire barche a Piediluco

In questo articolo vi parleremo dell'arte navale del Centro Italia e del lago di Piediluco (Umbria del Sud, Terni)

L'arte navale a Piediluco (Umbria del Sud, Terni) nasce dall'interazione tra natura e antropizzazione: l'uomo che sfrutta le preziose risorse che il paesaggio ha da offrire e lo fa da tempo immemore.
La pesca, un'attività fondamentale per gli abitanti del luogo, ha stimolato la nascita di un'attività che con il tempo, oltre a semplice manovalanza, è diventata arte: l'arte del lavorare il legno per farlo galleggiare sulle acque del lago. Le barche di Piediluco, come quelle di altri laghi del centro Italia, si distinguono per caratteristiche particolari e per termini dialettali che ne identificano le varie parti. Non solo piccole imbarcazioni da pesca ma anche i traghetti erano frutto dell'artigianato navale: soprattutto tra Ottocento e Novecento quando i ponti erano ancora poco numerosi e servivano imbarcazioni ampie per il trasporto di merci e persone.

Le barche dell'Italia centrale avevano caratteristiche omogenee quindi anche quelle del lago di Piediluco avevano strutture simili alle barche del lago Trasimeno (Umbria del Nord, Perugia). I legnami impiegati in origine erano l’olivo o il pesco per le strutture, abete per il fasciame e pino o larice per l'interno del capodibanda e le panche.
Le imbarcazioni piedilucane nascevano intorno a una costruzione base detta uscio, che costituiva una parte del fondo, funnu in dialetto. Poi venivano costruite le altre parti: la costa sponna (i fianchi), il kulaccu (la poppa) e la punta (la prua), il bbiancone, la còrva o peducco (il timone).

L'arte navale non è solo legata alla pesca o al trasporto; presto la barca diventa un mezzo per onorare la terra e pregarla di essere feconda: così le piccole e semplici imbarcazioni si riempiono di fiori colorati e pregiate decorazioni durante la Festa delle Acque. Imbarcazioni che, con il tempo, diventeranno sempre più complesse, fino ad arrivare a vere e proprie architetture acquatiche, nate esclusivamente per attraversare il lago durante la festa del solstizio d’estate.
Oggi le barche allegoriche sono la testimonianza delle grandi capacità artigianali degli abitanti del borgo, capaci di lavorare non solo il legno ma materiali diversi e spesso all'avanguardia. Le barche sono costituite da un telaio metallico che funge da "scheletro", ricoperto poi da una "muscolatura” di carta pesta che viene finemente pitturata e decorata. Sormontata poi da strutture che si illuminano o dalle quali sgorga acqua. Marchingegni veri e propri che galleggiano sotto un cielo stellato.

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