Lago e dintorni

Il lago di Piediluco dall'alto: struttura e origine

Piediluco è un bacino d'acqua naturale, secondo solo al lago Trasimeno in provincia di Perugia. Situato all'estremità sud-orientale dell'Umbria, in provincia di Terni e lungo il confine con il Lazio, ha una forma che ricorda molto quella di un lago alpino, sebbene la sua origine sia ben diversa; prima di tutto perché i rilievi montuosi che lo circondano e che si specchiano nelle sue acque sono più dolci dei profili irti e spigolosi delle Alpi e poi perché trae la sua origine dai sedimenti che si sono depositati in questa area. Piediluco è pertanto un lago di origine alluvionale.

Il lago attuale è il risultato di un frazionamento del Lacus Velinus avvenuto intorno al XVII secolo con l'apertura di una cava chiamata Cava Clementina. In origine questa zona della bassa Umbria e in parte del Lazio era ricoperta da un unico complesso lacustre, paludoso, che occupava un'area molto ampia tra Piediluco, Labro, il Piano delle Marmore, il Piano di Canale, Ventina e Piedimoggio. Con la costruzione della Cava il lago è stato frazionato in quattro laghi più piccoli: il lago di Volta, il lago di Canale, quello di Ventina e in ultimo, il più grande, quello di Piediluco.

Immaginando di osservare il lago di Piediluco dall'alto del monte Caperno (chiamato anche "dell'Eco"), che si innalza in una posizione centrale lungo le sponde del bacino, noteremo che la sua forma è bizzarra: costituito da un corpo centrale allungato che si estende in direzione ovest-est, il lago si dirama in diversi "bracci” che si insinuano tra le montagne calcaree che lo delimitano quasi su ogni lato. Tale forma da vita a una costa molto ampia rispetto alla superficie acquatica di 1,52 kmq: circa 14 chilometri di sponda ricca di vegetazione rigogliosa e specificità faunistiche tipiche del lago e della foresta umbra corrono in modo irregolare e frastagliato lungo lo specchio d'acqua.
Le pendici dei rilievi che scendono verso le acque del lago sono ricoperte da macchia mediterranea e due monti si fronteggiano ai lati opposti del bacino creando un paesaggio molto particolare: si tratta del monte Luco e del monte Caperno.

La diramazione più importante e ampia dello specchio d'acqua umbro prende il nome di lago di Agnese, un'area molto caratteristica per essere particolarmente selvaggia e palustre. Sia il lago di Piediluco che il monte Caperno sono considerati Siti di Interesse Comunitario (SIC) e sono compresi all'interno della Zona di Protezione Speciale del Lago di Piediluco.

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