Enogastronomia

A Piediluco si gusta la tipica cucina umbra

Non solo pesce nella tradizione della cucina del borgo e lago di Piediluco (Umbria del Sud, Terni): agnello, cinghiale, maiale, tartufo, faraona...

Sulle tavole piedilucane, nonostante ci troviamo in una zona di lago, il pesce non è il solo piatto tipico del territorio. Siamo pur sempre in Umbria e la presenza della macchia mediterranea è indice che la carne e i suoi derivati, è una delle risorse più abbondanti del territorio e dunque una pietanza immancabile tra le portate principali della cucina tradizionale.

Oltre al pesce di lago come il coregone, o i carbonaretti tipici, le trote con la variante tartufata, la carne è un piatto molto importante e variegato: cinghiale, cacciagione, suino, agnello vengono cucinati in vari modi che vanno da semplici a più elaborati. In particolare, caratteristiche della zona sono le scottadito di agnello e le braciole di maiale, cotte alla brace secondo le ricette tipiche del territorio che vanta piatti molto semplici, "poveri" mi tra i più apprezzati. La brace era il metodo più utilizzato e veloce degli allevatori per preparare la carne soprattutto perché è il metodo che ne esalta maggiormente il gusto originale.
Va menzionata tra le proposte più classiche, la faraona alla leccarda (la leccarda è un recipiente allungato che messo sotto al girarrosto serviva a raccogliere il grasso che colava) condita con una salsa ricavata dai fegatini messi precedentemente da parte. Tutte le pietanze arrosto vengono condite, come vuole la tradizione, con lu pilottu: ovvero il grasso scaldato e fatto colare sulle carni che girano allo spiedo.
La cucina umbra è essenzialmente una cucina popolare e molto legata ai frutti della terra: il sapore di per sé già forte delle carni è accompagnato da quello tipico dei boschi con funghi di ogni tipo che arricchiscono i piatti sia nella stagione invernale che in quella estiva. Immancabile nelle ricette umbre e dunque in quelle piedilucane, il tubero pregiato per eccellenza: il tartufo che oltre ad accompagnare le carni è spesso il condimento di primi piatti rigorosamente fatti in casa come le pappardelle, i cappelletti o le ciriole, peculiari dei territori del ternano.

Piatto tipico del contadino è la panzanella, pane e pomodori, fresco e ideale durante la stagione calda è un piatto semplicissimo dove risaltano i sapori tipici del territorio: il pane "sciapo” (perché preparato senza il sale) e soprattutto l'olio extravergine d'oliva DOP Umbria, irrinunciabile nelle tavole del Cuore Verde d'Italia.

L'allevamento suino è il primo del territorio dunque, logica conseguenza è la vasta produzione di salumi che arricchisce la cucina, in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato: prosciutti ad alta stagionatura, salami, coppe di testa, capocolli, salsicce fresche e secche, mazzafegate che sono le salsicce di cinghiale dal quale inoltre si ricavano molti piatti gustosi che spaziano dai primi (famose le pappardelle "a lu cinghiale") ai secondi.

Non meno importante è l'attività casearia e dunque la produzione di formaggi, freschi e stagionati, come caci e caciotte, le ricotte gustosissime e i pecorini.

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