Lago e dintorni

Arrone

Nelle vicinanze del lago di Piediluco si può visitare, tra buona cucina e cultura, un altro de "I Borghi più belli d'Italia". Il cui nome deriva dal castello di poggio dell'XI secolo

Visibile dal lago di Piediluco, Arrone è un piccolo comune di quasi 3000 abitanti che si estende lungo le pendici di una collina ricca di vegetazione a ridosso del paesaggio lacustre.
Soggiornando a Piediluco dunque si può approfittare della poca distanza per fare una breve escursione nei territori circostanti e godere delle bellezze dei paesi che si estendono lungo la valle attraversata dal fiume Nera e in provincia di Terni, nell'Umbria del Sud.

Arrone, come la maggior parte dei paesi umbri, è di origine medievale ed è arroccato su un'altura che in tempi antichi aveva un valore difensivo e che oggi contraddistingue in maniera peculiare gran parte dei borghi situati nel territorio del Parco fluviale del Nera, un'area di grande interesse storico, artistico e soprattutto ambientale per le particolari caratteristiche naturali che la contraddistinguono e la rendono un unicum della regione umbra. Anche qui, a fare da punto di raccordo, è il castello edificato nell'XI secolo dai signori del borgo, la famiglia degli Arroni. Con i suoi vicoli stretti e pittoreschi, la cittadina ternana conserva magicamente le sue tradizioni più antiche e il senso di appartenenza a una comunità che si è formata dalle rivolte popolari durante il Medioevo, quando il popolo arronese si è unito per cacciare dal territorio i signori di Spoleto che avevano sopraffatto gli Arroni.

Nonostante la sua estensione contenuta Arrone offre ai turisti attrazioni di grande valore storico e culturale a partire dal, già citato, castello di poggio, al convento di San Francesco e alle chiese di San Giovanni Battista e Santa Maria Assunta. Quest'ultima conserva diversi affreschi di grande valore artistico raffiguranti la Madonna e realizzati da pittori diversi. In particolare, situati all'interno dell'abside centrale, ci sono affreschi di Vincenzo Tamagni e Giovanni da Spoleto, due pittori che si sono ispirati alle opere di un grande artista quattrocentesco: Filippo Lippi.

Oltre all'architettura antica e all'arte, di cui fanno parte anche i resti di templi romani dislocati sulle colline circostanti, due parole chiave contraddistinguono Arrone: natura e buona cucina. Elementi strettamente legati tra loro in un connubio che vede questo paese, da sempre al centro dei traffici commerciali antichi tra il Ducato di Spoleto e l'Abruzzo, ricco di proposte culinarie genuine. La macchia circostante rappresenta la fonte primaria di specialità locali, come i frutti del sottobosco: funghi, tartufi, fragole, more e lamponi costituiscono gli ingredienti base per piatti prelibati.


Nella foto: veduta del borgo di Arrone (Terni, Umbria e Valnerina del Sud). Da pureio.info.

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