Amelia e il Convento dell'Annunziata: sulle orme di san Francesco

Siamo nella periferia di Amelia, piccolo centro cittadino a circa 45 chilometri da Piediluco, in un luogo incantato che sembra fuori dal tempo: il convento francescano della santissima Annunziata, immerso in un bosco di lecci e avvolto da un silenzio assordante.

Di nuovo sulle tracce di san Francesco, seguiamo il passaggio del Santo in queste terre umbre, di tempi antichissimi. A proposito di chiese francescane, anche Amelia ha la sua chiesa dedicata al Poverello d'Assisi, arricchita dal convento citato all'inizio. La prima si trova nel centro storico di Amelia, un paese circondato da mura poligonali risalenti al VII secolo a.C. e fu eretta nel 1287. Si tratta di un edificio romanico-gotico che nel 1400 ha visto modificare, secondo il gusto rinascimentale, alcune sue parti. Al suo interno sono conservati affreschi di scuola giottesca e, in una cappella laterale, i monumenti funebri della famiglia Geraldini (importante famiglia amerina) notevoli nella fattura ed eseguiti da maestri dell'epoca: Comencini, Andrea Bregno e Agostino di Duccio. Alla chiesa è annesso un chiostro del 1500 al quale si accede da un pregevole portale rinascimentale.

Il convento dell'Annunziata di Michignano, per ricongiungerci al discorso iniziale, è stato edificato nel XIV. Il Convento ha un impianto cinquecentesco e gli edifici, dalle linee architettoniche semplici, si diramano attorno al Chiostro centrale. La Chiesa ha un’unica navata con un pregevole coro ligneo e un buon organo nella cappella laterale.
Il convento è conosciuto per il presepe permanente presente al suo interno e realizzato da Juan Marì Oliva, è pertanto un esempio di artigianato spagnolo in cui sono drammatizzati, in vari diorami, i momenti più importanti della vita di Cristo. Qui si trova anche un planetario dove sono riprodotti i maggiori sistemi stellari.

Nella foto: gli interni della chiesa di San Francesco di Amelia (Terni, Umbria).