Enogastronomia

Carbonaretti & coregone: pesce e piatti tipici lago Piediluco

Senza dimenticare che siamo in Umbria, terra dove la cucina è governata da sua maestà l'"olio extravergine d'oliva", uno dei migliori della penisola italiana che eccelle per leggerezza e gustosità, arricchendo anche i piatti più semplici e popolari, il cuore verde d'Italia ha una ricchezza gastronomica che non lascia indietro nemmeno il borgo più piccolo. Una varietà che spazia dalle carni suine e bovine, al tartufo, ai formaggi, agli insaccati e agli ortaggi.
E il pesce? Che posto può avere in una Regione neppure toccata dal mare? Rilevante, molto, se stiamo parlando di pesce d'acqua dolce.

I carbonaretti sono il piatto tipico della bassa Valnerina, la terra che accoglie il fiume Nera, e in particolare del lago di Piediluco.
Sono filetti di persico reale, così chiamati perché fatti rosolare sul fuoco in modo che la fiamma bruci le squame e parte della pelle esterna, lasciando brasare la carne interna. Una volta cotti, i carbonaretti vengono puliti dalla pelle bruciata e divisi in due filetti, resi liberi dalle lische e semplicemente conditi con olio, sale, pepe, aglio e prezzemolo tritato. Una pietanza semplice che raccogli i sapori essenziali del lago e del pesce di qualità.

I carbonaretti hanno una tradizione secolare a Piediluco perché rappresentavano in passato ma ancora oggi, la colazione tipica dei pescatori che dopo la pesca e l’alzata mattutina organizzavano, nei propri orti, un piccolo falò acceso con la "cannucciola" secca, dove cuocevano il pesce per ristorarsi dalle fatiche che il lago chiedeva loro.

Anche il coregone, altro pesce che arricchisce le acque del lago, fa parte della dieta tipica del territorio, rigorosamente arrosto e accompagnato da uno spicchio di limone. Essendo nella terra del tubero più pregiato che esista, una variante lo accompagna al tartufo nero, presenza immancabile della cucina umbra.

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