Storia, miti e leggende

Un bosco sacro sul monte Luco

Come per molte civiltà del passato, anche per gli antichi abitanti di Piediluco i boschi erano luoghi intrisi di misteri, di vita e di pericoli, dove vivevano ninfee, numi e satiri. E come tutti i luoghi divini poteva essere benevolo, indifferente e a volte persino ostile. Per questo gli uomini sentivano la necessità di rendere omaggio ai boschi, ingraziandosi le divinità e le creature che li abitavano.
Si scoprono così aspetti meno conosciuti di questo borgo della bassa Umbria dove, proprio l’aspetto selvaggio e bucolico del territorio avrebbe facilitato la nascita di rituali, prettamente pagani, legati alla terra e al culto di divinità. 

Lassù, tra il verde rigoglioso del monte Luco, secondo molti storici latini dell’età classica, si stende un bosco sacro descritto persino nell'opera di Plinio il Vecchio, la Historia Naturalis scritta tra il 23 e il 79 d.C. quando i territori della bassa Umbria, a ridosso dei fiumi Nera e Velino, erano già stati bonificati.

In corrispondenza dei laghi Velini, secondo gli scritti antichi, si documenta la presenza di una foresta sacra alla dea Vacuna: un rito molto diffuso nei territori della sabina e tra i più antichi. In origine era un culto monoteista, legato alla cura della salute delle persone, alle attività economiche e quindi all'agricoltura e alla pastorizia. In particolare, il culto della dea Vacunia era legato alla fertilità e all'abbondanza della terra. Per altri studiosi invece, questa divinità e i suoi poteri sono strettamente legati alla presenza del lago. Non sarebbe casuale infatti l’assonanza del nome Vacuna con quello di Lacuna, che deriva da Lacus, che potrebbe essere tradotto come "la dea del lago”. 

Da qui deriverebbe anche il Nome del Monte Luco che proprio lungo le sue pendici ospitava i boschi sacri a Vacuna. Questo culto come molti altri della Sabina cadde in decadenza con la romanizzazione dei territori e la diffusione delle divinità romane. Vacuna fu sostituita dal culto della dea Diana, divinità della caccia e dei boschi e di Velinia, una divinità legata alle acque.

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