Storia, miti e leggende

Il Gonfalone di Piediluco

Durante la Festa delle Acque o nella processione per il Buon Gesù, in occasione delle feste paesane che interessano la comunità di Piediluco soprattutto nei mesi estivi, spicca il Gonfalone di Piediluco. La storia di questo stemma però è piuttosto travagliata.

Partiamo da non molto lontano: nel 1927 il Comune di Piediluco venne soppresso e il territorio fu accorpato al Comune di Terni. Si perse così l’antico Gonfalone della città: un drappo di forma quadrata, con decorazioni, che riproduceva lo stemma, la corona e tutto ciò potesse rappresentare simbolicamente l’ente che abitava lungo le rive del lago.

Una volta soppresso il Comune di Piediluco, lo stemma fu riprodotto nella sala Farini del Comune di Terni insieme a quello degli altri Comuni soppressi del territorio. Una testimonianza che ci permette di osservare le originarie caratteristiche del Gonfalone piedilucano, prima dell’accorpamento. Due sono gli elementi che lo caratterizzano: un colore e un animale, l’azzurro e il pesce. Ognuno occupa la metà di uno scudo, sormontato da una corona e decorato ai lati da figure arabescate giallo-oro. Nella parte superiore, l’azzurro del cielo è arricchito da tre stelle, quella centrale è una cometa, mentre nella parte inferiore l’azzurro rappresenta l’acqua del lago dove appunto è stato rappresentato un pesce.

Negli anni '90 del Novecento, quando ormai Piediluco non era che una frazione del territorio ternano, venne ricostruito un Gonfalone da utilizzare durante le feste del paese, quello che oggi si può ammirare durante le ricorrenze più importanti. Si tratta di un drappo di stoffa con caratteristiche diverse rispetto all'originale: una fascia bianca orizzontale divide a metà lo scudo, dove tornano le stelle in alto e una trota in basso. Fu la Pro Loco a volere di nuovo uno stemma che rappresentasse simbolicamente Piediluco e per evitare fraintendimenti sulla natura del Gonfalone venne ricreato con le differenze appena elencate. Prima di ricomporre il drappo, un’attenta ricerca riunì i simboli, i colori e gli ornamenti che ne fanno parte da sempre, sulla base delle rappresentazioni non ufficiali e grazie ai loghi riprodotti su materiale d’archivio della delegazione comunale.

I simboli di Piediluco tornano così nelle semplici figure di questo Gonfalone perduto ma ricreato, dove convivono le due anime che caratterizzano il territorio: la spiritualità, con le stelle che simboleggiano la mente rivolta a Dio e il pesce che, oltre ad essere il simbolo cristiano per eccellenza, rappresenta la vera essenza di questa comunità, il lago.

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