Storia, miti e leggende

Peppe Scappa, tra mito e storia

C'è una storia curiosa che tutti conoscono a Piediluco e nella quale si può facilmente incappare visitando il borgo lungo le rive del lago omonimo.
È la storia di Giuseppe Marini detto Peppe e, soprattutto, è la storia dell'Italia più vera e autentica alle soglie del nascituro regno d'Italia.
Siamo dunque nel 1860, alla fine dell'anno, quando anche l'Umbria fu annessa al nuovo stato di stampo sabaudo creatosi dopo anni di guerre per l'indipendenza e la fine del Risorgimento Italiano.

In base dello Statuto Albertino cambiano regole e regolamenti ma soprattutto si vanno a standardizzare le istituzioni sparse sul territorio. Accade così che, tra una novità e l'altra, arrivi anche quella della leva obbligatoria per cui, giunti a una certa età, i ragazzi dovevano prestare servizio nell'esercito italiano. Se l'Italia stava per farsi, gli italiani erano ancora in cantiere e alla maggior parte di essi, soprattutto nel centro e nel sud Italia, questa regola proprio non andava a genio: nello Stato Pontificio per esempio nessuno era mai stato costretto ad arruolarsi. Così, nel piccolo borgo di Castiglioni, una frazione di Arrone (Terni) sulla strada che porta a Piediluco, si credeva che queste regole dell'Italia nuova non valessero e Giuseppe Marini, di 22 anni, ignorò completamente il richiamo alla leva obbligatoria continuando ad occuparsi delle cose di famiglia: faceva il contadino.

Un giorno però, dato che Giuseppe non si era presentato al comando, il comando era andato di persona a prelevarlo nelle vesti di due soldati dell'esercito dei Savoia: grande e grosso come era, quando i due lo presero con la forza, il contadino riuscì ad atterrarli e scappò nei boschi che ricoprivano le verdi colline del territorio. Ogni tanto i carabinieri si presentavano a casa per prelevarlo ma lui non si faceva trovare: aveva costruito una piccola capanna nel bosco e quando la gente del paese vedeva arrivare le divise iniziava a gridare "Peppeeee… scappa!!" per avvertire il giovane disertore.

La storia divenne leggenda e di sicuro è passata di bocca in bocca, negli anni, arricchendosi di particolari più o meno inventati. Alla fine Giuseppe Marini divenne Peppe Scappa per tutti, nonostante anni dopo si fosse arruolato volontario nella guardia svizzera del Papa e poi, una volta che anche Roma fu annessa al regno d'Italia, dovette arruolarsi volontario nell'esercito italiano per avere in cambio l'amnistia, rimanendo così incastrato in quella legge che aveva cercato per anni di ignorare.


Nella foto: veduta del borgo di Arrone (Terni, Umbria e Valnerina del Sud). Da pureio.info.

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