Storia, miti e leggende

A pochi passi da Piediluco il Cinema prende forma

Un notevole esempio di archeologia industriale prende vita nella valle detta "dei Castelli" dove primeggia il borgo di Papigno. Ai piedi di questo piccolo paese medievale sorge un complesso di stabilimenti dell'ex Carburo di Calcio oggi trasformato in studios cinematografici. Siamo nell'appendice meridionale della Valnerina, in provincia di Terni, ricca di bellezze naturali, storiche e artistiche, e proprio in questo punto, il susseguirsi di reperti antichi e costruzioni medievali viene interrotto da edifici di recente costruzione, l'esempio più concreto di un'industrializzazione imperante ma che si è modificata con il tempo, determinando la nascita di nuove aree e l'abbandono di quelle vecchie.

Gli ex impianti di Carburo rappresentano di fatto tale trasformazione: polo industriale di rilevanza negli anni Ottanta, è diventato un classico esempio di archeologia industriale passando da area di produzione a testimonianza di un'attività che ha fatto il suo corso. Qui, alla fine del 1900 ha preso forma un'industria nuova, sia per gli stabilimenti in sé che per l'intera area del ternano: quella del cinema. L'archeologia industriale si lega così all'arte filmica. La location in questione fu scelta da Roberto Benigni per la realizzazione del suo film da Oscar "La vita è bella" e poi successivamente di "Pinocchio" e "La tigre e la neve". Sono nate scenografie magnifiche ricavate dagli spazi di queste dismesse fabbriche locali che hanno cambiato veste passando da sito industriale a fabbriche dei sogni. Sogni che prendono vita in 90.000 metri quadrati, circondati da un paesaggio naturale magnifico.

Dopo "l'inaugurazione", avvenuta con i film di Benigni, sono state girate anche produzioni internazionali come il film belga "The Mole" e film per la tv come "Le vie dei santi", con Sofia Loren e Sabrina Ferilli e la fiction "Orgoglio 2" con Elena Sofia Ricci.

La magia del cinema, nel cuore verde dell'Italia, prende vita a pochi passi dal lago di Piediluco che, in un futuro non troppo lontano, chissà non diventi lo sfondo di qualche pellicola cinematografica. Per il momento si può sognare visitando gli ambienti che ospitano le scenografie di Pinocchio, magnifiche opere di finzione che svettano di fronte ai capannoni degli studios e che, visibili dalla strada, proiettano i passanti in una dimensione da favola.

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