La Valserra: un articolato sistema di torri

Una stretta valle ai piedi di alti monti, questa è la Valserra (Terni, Umbria) e dista da Piediluco circa 30/40 chilometri, dipende da dove vogliamo andare. La valle infatti è un susseguirsi di borghi caratterizzati da torri di guardia poste nella parte più alta di ogni paese. In base a ciò che vogliamo visitare le distanze cambiano, anche se di poco.

I centri della Valserra, a partire da Rocca San Zenone, costruiscono un articolato complesso di bastioni medievali che testimoniano la presenza di un importante comunità, stanziatasi in questa area e che sentì la necessità di difendersi dalle comunità vicine. Siamo in pieno Medioevo, seconda metà del VI secolo d.C., quando si sviluppa il Ducato Longobardo. A cosa dobbiamo la nascita di un centro talmente importante nel cuore verde della penisola? Semplicemente, la Valserra rappresentava un'arteria di comunicazione alternativa alla via Flaminia e faceva da anello di congiunzione tra l'area di Terni e quella di Spoleto.

Poggio Lavarino, Acquapalombo, Appecano, Porzano, Cecalocco e Battiferro, nomi bizzarri e particolari che appartengono ai borghi della Valle. A Battiferro in particolare, oltre alla torre di guardia presente in tutti i paesi, si possono vedere i resti della cinta muraria.

Questo corridoio naturale tra la conca ternana e la città del Festival dei 2 Mondi è circondata rilievi di interesse naturalistico come il monte di Torre Maggiore, l'Acetella e Correlano. In questo territorio, dove la natura fa da padrone, si possono trovare varie specie animali come caprioli, istrici, scoiattoli, tassi, volpi e ovviamente i cinghiali di cui la macchia umbra è ricca. Tordi, rondini, poiane e pettirossi popolano i rilievi boscosi e man mano che si sale lasciano il posto a gufi reali, allodole e aquile.

La Valserra deve il suo nome al corso d’acqua che vi scorre, il Serra, che rende la gola particolarmente umida soprattutto lungo le sue sponde.