Lago e dintorni

Terni, città operaia in un Cuore Verde

Il borgo e lago di Piediluco si trovano nell'Umbria del Sud e in provincia di Terni, città famosa per le Acciaierie. Ma non solo: San Valentino e "Città degli Innamorati", la Cascata delle Marmore, resti romani, verde e... buona cucina!

A dieci minuti dal lago e dal centro urbano di Piediluco riposa, in un'ampia conca, Terni la mite: protetta da una corona montuosa che la avvolge e la protegge dai venti invernali. È il capoluogo di Provincia cui appartiene il borgo lacustre umbro che non sempre, in età antica, ha intrattenuto con essa rapporti di pace e sana convivenza.

Terni ha fama di città operaia, legata soprattutto alla produzione dell'acciaio, ma ha saputo alternare, nel tempo, il suo ruolo di fulcro economico e produttivo dell'Umbria a quello di urbe circondato da paesaggi verdi, rigogliosi e selvaggi come i Monti Martani, fra i quali giace, e l'impetuosa Cascata delle Marmore alternati a centri archeologici di pregio come la romana città di Carsulae, centri spirituali e di culto come la basilica di San Valentino e un centro che sa alternare palazzi e torri medievali a spazi e piazze moderne; tutto questo in un contesto urbanisticamente vivibile e a "misura d'uomo". Non a caso Terni è una della prime città che durante la ricostruzione post bellica si dotò di un piano regolatore "d'autore" elaborato dall'architetto Mario Ridolfi.

Terni è anche conosciuta come "Città degli innamorati", il suo patrono è San Valentino che vi nacque e vi divenne vescovo. Ogni anno infatti, la domenica precedente il 14 Febbraio (il giorno di San Valentino) coppie di giovani promessi sposi, venute da tutta Italia, raggiungono Terni per la Festa della Promessa e si scambiano il loro impegno d'amore davanti alle spoglie del santo patrono, al vescovo e al sindaco.

Fra le testimonianze più rilevanti della Terni antica c'è l'anfiteatro Fausto, risalente al 32 a.C. dove, nonostante nel corso del tempo vi si sono sovrapposte altre costruzioni come la chiesa del Carmine e il palazzo vescovile, il suo perimetro ellittico rimane perfettamente leggibile.

Pur restando in Umbria, questa città ha una fisionomia diversa dagli altri agglomerati urbani della regione sia per l’aspetto più moderno (durante la seconda guerra mondiale venne quasi completamente rasa al suolo dai bombardamenti) sia per la morfologia del territorio che, come già detto, non la vede arroccata sulle pendici di un'altura ma adagiata in una conca. Anche qui, nei locali affacciati lungo i vicoli del centro storico, si può assaporare la tipica cucina umbra dove le Ciriole ternane rappresentano il piatto principe.

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